Toeletta: pelo e unghie



Intanto possiamo dire che esistendo diverse razze, sia a pelo lungo che corto, è giusto considerare che una cavia a pelo lungo avrà bisogno di maggiori e più frequenti pulizie, le quali richiederanno tempo e pazienza sia in termini di lavaggio che di strigliatura. Il primo potrebbe non essere ben visto dall'animale, che potrebbe (ma dipende dal carattere) diventare inquieto e difficile da gestire, specie al momento dell'asciugatura, a causa del rumore del phon (da tenere al minimo). Per quanto riguarda la seconda fase è preferibile usare due tipi di spazzole di cui una a denti larghi e una a denti più fitti, in modo tale da usare prima l'una e poi l'altra evitando così di far male alla cavia strappandole i peli. 

Queste sono le razze principali di cavia: dall'alto l'Abyruvian, l'Abissina, l'Agouti, la Coronet, la Crested, la Peruviana, la Silkie, la Teddy e la Texel. Pina è di razza Americana, pelo non lungo ma nemmeno corto, come invece può essere una US Teddy.



Oltre a ciò, con le cavie, specie quelle a pelo lungo (cioè tutte tranne le US teddy e le Skinny che sono pelate) è facile impelarsi e trovarsi peli ovunque, specie se le si prende in braccio o le si posa su tessuti vari. Come soluzione, posso suggerire il semplice "rullo toglipeli", quello con fogli di carta appiccicosa tipo questo in foto, che si trova a pochi spiccioli nei negozi di casalinghi


Il taglio delle unghie, anche se è una pratica abbastanza complicata, è comunque necessaria. Infatti l'unghia della cavia cresce a dismisura, fino ad arrotolarsi su se stessa, rischiando di ferire la zampa e influire sulla camminata e di conseguenza sulla postura, se non è ben curata. Anche chi ha cavie che girano per casa non è escluso dal dovere di questa routine periodica, poichè su una superficie liscia, le unghie non subiscono l'attrito necessario allo smussamento, come invece accade in natura, sul terreno ruvido il quale permette invece una limatura naturale o anche lo spezzamento quando l'unghia è troppo lunga.
Tanto per cominciare, va fatto presente che all'interno delle unghiette, vi sono delle piccole vene, perciò se si taglia l'unghia troppo corta si rischia di forare questa vena e alle brutte, di causare un'emorragia. Se siete fortunati, solo qualche goccia di sangue.
Nell'immagine sottostante, tratta dall'ottimo sito http://cavies.lightskies.net, viene mostrata un'illustrazione sul corretto taglio dell unghie. La parte grigia all'interno, rappresenta la vena: più l'unghia si allunga più si allunga anche questa vena, perciò è bene tenere sempre corte le unghie, altrimenti dopo sarà molto più faticoso accorciarle per far retrocedere la vena gradualmente.

In ogni caso se state tagliando male, l'animale si farà sentire con acuti fischi di dolore e occhi da fuori. Se vi capiterà di tagliare troppo corto e far fuoriuscire poco sangue, e l'animale non dà segni di sofferenza, allora non è niente di grave: disinfettate con acqua ossigenata per qualche giorno a seguire e cercate di farla stare in un ambiente pulito, quindi se possibile cambiate la lettiera, per evitare che la ferita si infetti, o magari fatela camminare su quei tappetini igienici assorbenti che si usano per altri animali domestici (sempre che non lo rosicchi!). E' probabile che durante la procedura la cavia non ne voglia saperne di stare ferma: in questo caso potete provare a darle da mangiare un po' per volta (magari un taglio e un boccone) qualcosa che le piaccia molto. Per la mia esperienza, posso dire che la posizione migliore per facilitare il taglio delle unghie, è la sua schiena contro li vostro petto, tenendola ferma con una mano sul suo petto: in questo modo tende a divaricare le zampe e quindi è più facile effettuare i vari tagli, specie sulle zampe posteriori. Nel caso vi capiti la fortuna che la cavia resti immobile (magari anche per la paura) come fa la mia Pina, allora il tutto si concluderà in uno/due minuti, ma bisogna essere veloci e precisi, cosa che si acquista solo col tempo e l'esperienza. Se invece "la signorina" graffia e si dimena come una trota fuori dall'acqua (come invece fa Dolly), allora dovrete tagliare a più riprese, e sempre con del buon cibo a portata di mano.Nel peggiore dei casi, come ultima spiaggia, è consigliabile un veterinario specializzato in animali esotici (quelli classici probabilmente non saprebbero dove metter mano!). Che strumento usare? Personalmente mi sono trovata bene con una tronchesina taglia-cuticole come nella foto sottostante, che trovo più pratica dei normali tagliaunghie a uso umano e delle forbicine. Si trovano nei negozi di casalinghi e nelle profumerie a poco prezzo.

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